30 aprile 2008

Sala parto


Ho seguito mia moglie in sala parto. E lo consiglio vivamente a tutti i prossimi neo-papà. Per alcuni potrà essere difficile assistere alle urla e a un po' di sangue ma... non eravamo noi il "sesso forte", quelli "duri e forti"?
L'ostetrica mi fa "Ma come, non hai la telecamera come ormai va di moda tra i papà?" "Bè, veramente io ero venuto qui a sostenere mia moglie..."
E' stato molto importante per mia moglie avermi accanto. E' stato molto importante per me sorreggerle il capo in quel momento, vedere come il nostro pesciolino sgusciava alla vita nuova.
Un momento di condivisione profondissimo che ha cementato ancora di più la coppia e inaugurato degnamente l'inizio della vita familiare.
Non vi descrivo ulteriormente i dettagli del "cosa accade", ma vi passo il testimone: se potete, fatelo anche voi.

PS: Ho aggiunto un'ulteriore riflessione sulla paternità sull'altro mio blog "Counseling e dintorni"

17 aprile 2008

Cercando un ruolo

Sono diventato papà e ne sono molto felice. La piccola Sara è arrivata!

Sto cercando di fare "il bravo papà", probabilmente non ci riesco sempre ma qualcosa di significativo per me e per mia moglie la sto facendo. Anzitutto abbiamo vissuto insieme gli ultimi giorni di attesa, il momento del travaglio, del parto e dei primi giorni insieme. Obiettivamente, la nostra utilità maschile è un'importanza di riflesso. Che non significa "poco importante", tutt'altro. Mamma e bebé sono un'unità inscindibile, il papà è "separato" non entra in questa simbiosi. E allora che si fa?
Si fa che è nostro compito custodire questa sacra unità. Unità che viene attaccata da fattori esterni (ad esempio le invasioni di parenti che stressano una mamma già così presa dal cambiamento epocale) ed interni (emozioni, dubbi, paure di chi deve costruire una relazione così delicata e nuova). Ecco il nostro ruolo: come un cane pastore, vigilare. Essere gli accuditori dell'accuditrice, prenderci cura di chi si prende cura.
Ora gli amici mi dicono "Vediamo se sei così bravo a mettere in pratica quanto racconti nei corsi". Aò, io ci provo. Perché ci credo.