25 ottobre 2008

Maschile-Femminile: lavori in corso

Una citazione dal libro di Alessandra Zanuso: "La nostra parte nascosta: l'ombra", Ed. Baldini Castoldi Dalai (p. 147).


"Le riflessioni del mondo femminile hanno intaccato anche il mondo maschile. E' un movimento circolare che continuamente modifica i riferimenti culturali e psichici di entrambi i sessi. Perché la gabbia non è solamente della donna, è anche dell'uomo.
Il matriarcato e il patriarcato ormai segnano il passo e il femminile e il maschile devono ora incontrarsi e formare una nuova maniera di assemblaggio. Non è ancora chiaro il modo, i nodelli sono molteplici, i ruoli consolidati di relazione tra l'uomo e la donna non sono più affidabili, non esistono più con chiarezza.
Noi tutti, uomini e donne, siamo confusi, incerti, abbiamo molti dubbi su cosa fare e scegliere, su cosa essere nel rapporto con l'altro. L'eccessiva libertà di scelta e la vicinanza con le diverse culture, che la globalizzazione cis ta portando a conoscere, possono essere fonte d'ansia: ecco perché ci rifugiamo ogni tanto nella certezza del già sperimentato, per scoprire che non ci assomiglia più, che ci va troppo stretto. A noi tutti, uomini e donne".

10 ottobre 2008

Maschi allo specchio

Riporto alcuni stralci di un interessantissimo articolo di Massimo Barberi apparso su Mente&Cervello del luglio scorso dal titolo “Maschi allo specchio”.

Hanno pettorali e addominali scolpiti come marmo. Tonificano il corpo con saune e massaggi. Esibiscono una pelle liscia e idratata da far invidia a qualunque velina. Sono gli uomini del terzo millennio: spaesati, inibiti, alla ricerca di un’identità perduta. […] Dopo la bastonata degli anni settanta, quando il movimento femminista ha ribaltato la società patriarcale e il millenario machismo, […] i maschi del terzo millennio non hanno saputo fare altro che reinventarsi attraverso il corpo, ricostruire l’identità modellando i muscoli. Al futuro è meglio non pensare, ciò che rimane è il presente. Da qui l’estrema attenzione al corpo […] Non è un caso che anche tra i maschi siano sempre più diffusi disturbi dell’alimentazione e dipendenza da sport […].
Se per definire se stessi fino a qualche anno fa i maschi utilizzavano il proprio ambito lavorativo, (operaio, impiegato, medico) oggi puntano su ciò che fanno dopo il lavoro (ciclismo, body building e così via). Il mondo del lavoro è caratterizzato dalla fragilità e dall’assenza di prospettive. […] Il corpo diventa così la strumento su cui investire per uscire dalla condizione liquida in cui viviamo, dove le coordinate che vanno bene per oggi, domani potrebbero essere superate.
[…] Questa risposta è ancora più evidente negli adolescenti: la società li mette per molti aspetti sullo stesso piano delle donne, eppure permangono i fantasmi di un passato in cui era l’uomo a dominare. Succede quindi che quando incontrano una figura maschile dominante, come per esempio un allenatore, meglio se rude ed un po’ “sergente”, lo seguono come un pifferaio magico. Non rendendosi conto del fatto che si trattta di una caricatura di virilità.
[…] Quanto abbiano influito i media e la pubblicità su questi processi è oggetto di discussione. [Esistono però] periodici maschili che strizzano l’occhio soprattutto agli adolescenti, in cui al centro di tutto c’è il controllo del corpo, come se fosse un progetto da realizzare. Basti pensare a Mans’Health, Max o GQ [io aggiungerei anche l’imperdibile ForMen] . In queste pubblicazioni ci sono due temi che ritornano: come migliorare le performance fisiche (addominali di ferro in quattro mosse; subito in forma in 30 minuti) e come migliorare le performance sessuali (40 segreti per farla impazzire a letto; le 10 posizioni più hot). Corpo virile e controllo della partner rispondono perfettamente alla crisi di identità maschile. E questo spiega, in parte, il loro successo editoriale.